"Guardare il mondo con gli occhi degli altri"

"(...) nella realtà, tutti quelli che hanno la stessa apertura visiva e vedono il mondo nello stesso modo, non hanno osservazioni diverse da comunicarsi. Solo chi ha una apertura visiva diversa vede il mondo in un altro modo e può dare al prossirno una informazione tale da allargargli il suo campo visivo. Mescolate quindi i disegni, cambiate i colori degli occhi, abituiamoci a guardare il mondo con gli occhi degli altri." Bruno Munari "Guardiamoci negli occhi"

Bruno Munari aveva occhi chiari e cristallini, incorniciati da una sottile montatura dorata da distinto signore, che dava ancor più risalto al guizzare ragazzino, allo scintillare imprevisto, alla mutevole curiosità, alla precisa attenzione con cui fino all'ultimo egli ha usato lo sguardo, strumento primario e straordinario del suo lungo operare. Nell'impossibilità di dare una definizione univoca del personaggio e delle sue opere, impossibilità da tanti critici riconosciuta e da lui stesso ironicamente giocata come carta vincente, si può infatti arrivare a stabilire almeno un punto fermo: Bruno Munari è stato un grande maestro del vedere. Maestro, non solo per l'altissima qualità (maestria) del suo fare, ma proprio, in senso letterale, per il suo aver voluto - in maniera generosamente semplice e programmaticamente complessa - insegnare a scoprire le infinite dimensioni della visualità.
Se fosse possibile rendere permanente l'esperimento che qui stiamo per tentare, se davvero
(come lui certamente avrebbe amato vedere) tutti coloro che si avvicinano al suo lavoro iniziassero a guardarsi intorno con quei suoi occhi che tanti mondi nel mondo hanno saputo trovare, potrebbe scattare una rivoluzione silenziosa dalla portata incredibile.


http://www.fondazioneferrero.it/EVE/MUNARI/munari.htm

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